lunedì 24 febbraio 2020

Review party "Molto amore per nulla" di Anna Premoli - Newton Compton


TITOLO: Molto amore per nulla
AUTORE: Anna Premoli
CASA EDITRICE: Newton Compton
PREZZO: 10€
PAGINE: 320
VALUTAZIONE: ★★/5


TRAMA

Viola Brunello ne ha abbastanza degli uomini. Soprattutto di quelli che pensano di poter sfruttare la sua brillante intelligenza per i propri scopi. Avvocato d’affari e con uno studio avviato da poco, Viola non vuole perdere tempo a inseguire sogni romantici che in fondo al cuore ritiene del tutto irrealizzabili. Preferisce concentrarsi sulle sfide lavorative e sulla sua famosa “lista”, quella che ha compilato in una serata dall’elevato tasso alcolico. Sebbene l’idea sia nata per caso, ben presto Viola si lascia entusiasmare dall’idea di eliminare tutti i punti della sua “bucket list”: è così che decide di buttarsi in avventure che non pensava potessero proprio fare per lei… Una cosa è certa: le sfide filerebbero più lisce se Lorenzo Vailati, uno dei partner di una società che le ha da poco affidato un incarico, non avesse scoperto a sua volta il contenuto della lista e non ne fosse rimasto intrigato. Perché Viola ne ha abbastanza degli uomini. Di tutti, ma soprattutto di quelli come Lorenzo.


RECENSIONE

"E lo so che ho appena finito di giurare e scongiurare di non avere il benché minimo interesse per lei - e infatti non ce l'ho, sia chiaro - ma forse, tutto sommato, ho la curiosità di vedere se inizierà davvero a spuntare le varie voci della lista. Perchè voglio essere nei paraggi, quando tirerà fuori il vestito rosso."

Viola Brunello è una donna di circa quarant'anni che lavora come avvocato. Dopo anni passati a lavorare per un uomo, con il quale tra l'altro ha avuto una relazione conclusa non molto bene, ha deciso di mollare tutto e mettersi in proprio. Ne ha abbastanza degli uomini, sono tutti uguali e non si fida di nessuno ma non solo, la sua autostima è sotto i piedi, non si ritiene bella, semplicemente perchè non presenta le caratteristiche solite che troviamo in una donna. Viola infatti ha i capelli corti, non si trucca mai, ha degli occhiali con una montatura alquanto importante e si veste sempre con pantaloni e giacca dal taglio maschile, abbinati ad un paio di scarpe eleganti con i lacci. Questa sua convinzione di non essere bella o attraente inizia però a sgretolarsi piano piano dal momento in cui incontra Lorenzo, partner di una società con la quale lei si ritrova a collaborare per l'acquisizione di un'azienda vinicola. Lorenzo, spinto dalla curiosità entra in possesso della "Bucket list" di Viola, una lista che ha compilato una sera in cui aveva alzato un po' troppo il gomito e che racchiude un elenco di cose da fare per sfidare sé stessa e uscire un po' dalla sua monotonia: effettuare un intervento laser agli occhi, indossare un vestito rosso, lanciarsi con il paracadute, fare un viaggio in mongolfiera e così via. Queste sono solo alcune delle voci che ha inserito nella lista e che intende spuntare man mano per dare una svolta alla sua vita. In questa sua impresa però ci metterà lo zampino proprio Lorenzo, che incuriosito ed attirato dalla cosa, in un modo o nell'altro aiuterà Viola a portare a termine la sfida. Se inizialmente infatti tra di loro non scorreva buon sangue, un po' alla volta iniziano a conoscersi meglio e ad apprezzarsi a vicenda, superando entrambi i pregiudizi sull'aspetto fisico.

"Nella vita bisogna essere schietti con sè stessi invece di farsi film inutili: le persone come Lorenzo Vailati non perdono tempo dietro a donne come me. E se per caso le baciano, è per curiosità o per sfida, o anche solo per dare un po' di pepe alla loro vita. Ma il gioco dura un attimo, giusto il tempo di rendersi conto della sciocchezza che stavano commettendo."

Quando sono venuta a conoscenza di questa nuova uscita di Anna Premoli, sono subito andata a leggermi la trama e devo dire che mi ha conquistata sin da subito, questa idea della lista mi sembrava davvero una cosa carina e originale. Incuriosita quindi ho deciso di affrontare questa lettura, che grazie alla casa editrice ho avuto la possibilità fare in anteprima. Purtroppo però, e dico purtroppo, non sono rimasta per nulla soddisfatta da questo libro. Sebbene le promesse fossero buone e la storia avesse del potenziale, alla fine è risultato essere un libro noioso, troppo impostato che non è riuscito a trasmettermi nulla e che ho fatto fatica a concludere. Non ho ritrovato l'atmosfera frizzante, ironica e romantica che l'autrice è solita creare, o meglio, l'ironia è presente ma per me un po' troppo eccessiva, tanto da risultare fastidiosa. Viola infatti è una protagonista che all'inizio mi risultava indifferente ma che poi ho iniziato ad odiare sempre di più. Le sue battutine e frecciatine continue me la facevano apparire come una zitella acida e antipatica. Io capisco che è reduce da una relazione finita male e che non si sente bella ma il suo comportamento l'ho trovato davvero eccessivo. Nonostante Lorenzo le dicesse in continuazione che la trovava bella, nonostante ci provasse e cercasse in tutti i modi di passare del tempo con lei, il suo unico pensiero, per tutto il libro è stato "gli uomini come lui non possono volere una come me". Tutto questo anche dopo esserci andata a letto, evento unico e raro, capitato praticamente soltanto negli ultimi capitoli, ormai ci avevo anche perso la speranza! É stata solo in grado di trattarlo male, definendolo un contenitore bello ma vuoto e poi lamentarsi del fatto che ne sentiva la mancanza, cosa davvero irritante. Penso che a questo punto abbiate capito tutto l'odio che ho provato nei suoi confronti e quanta pena invece abbia provato per lui! In tutto questo inoltre non ho capito la scelta dell'autrice di passare da una situazione all'altra senza uno "stacco" e intendo proprio da una riga all'altra, cosa che mi creava anche confusione. Vi faccio un esempio che mi è rimasto impresso perchè ho trovato davvero assurdo. Finalmente dopo quasi 300 pagine i due protagonisti fanno sesso e mentre si sta parlando di quello, esattamente la riga successiva, anzichè leggere i loro pensieri e le loro emozioni a riguardo, si ritrovano a parlare di lavoro con il proprietario dell'azienda vinicola. Completamente a caso sono passati dal letto a all'ufficio. Questo è l'esempio più eclatante ma purtroppo non è l'unico. Nel complesso quindi avrete compreso che il libro non mi è piaciuto, l'unica nota positiva secondo me sono stati la lista e Lorenzo che a dispetto di Viola invece mi è piaciuto. A malincuore quindi io non mi sento di consigliarvene la lettura.

venerdì 21 febbraio 2020

Recensione "L'eredità di Agneta" di Corina Bomann - Giunti


TITOLO: l’eredità di Agneta
AUTORE: Corina Bomann
CASA EDITRICE: Giunti
PREZZO: 16,90€
PAGINE: 640
VALUTAZIONE: ★★★★/5


TRAMA

Stoccolma, 1913. Dall'ultimo violento litigio con i genitori a Natale, Agneta ha chiuso ogni rapporto con la famiglia di origine, rinunciando al titolo nobiliare di contessa di Löwenhof e trasferendosi in un piccolo appartamento nel quartiere studentesco della capitale. A venticinque anni, il suo sogno non è certo sposarsi con un buon partito, ma studiare per diventare pittrice, lottare per il diritto di voto insieme alle amiche femministe e, soprattutto, vivere liberamente le sue passioni, compresa quella per Michael, aspirante avvocato. Finché una mattina un telegramma le porta una notizia destinata a cambiare completamente il corso della sua vita: il padre e il fratello sono rimasti coinvolti in un incendio, e la madre le chiede di tornare subito a Löwenhof. Inaspettatamente, i verdi prati, i boschi imponenti, i recinti dei cavalli e la bianca villa padronale suscitano in lei una strana malinconia. Ancora non sa che la situazione è molto più grave del previsto e che sarà posta di fronte a una scelta: prendere la guida della tenuta o continuare a inseguire i suoi sogni di libertà. Dilaniata dal dubbio che l'incendio sia stato doloso, tormentata dalla madre che vorrebbe vederla sposata con un aristocratico, Agneta troverà sostegno solo in Max, il giovane amministratore delle scuderie da cui si sente pericolosamente attratta...


RECENSIONE

"Sentivo incombere su di me qualcosa di impotente, di spaventoso. Qualcosa che avrebbe stravolto la mia vita per sempre, cambiandola in modo irreversibile. Adesso restavo soltanto io, l'unica discendente di Thure Lejongard. L'erede di Lowenhof."

Ci troviamo in Svezia, nel 1913, in fiorente fase di ripresa dopo la fine della guerra ma non solo perchè si tratta di un momento positivo anche per quanto riguarda i diritti della donna, le cose stanno piano piano evolvendo.
Agneta è la nostra protagonista, ha 25 anni e vive a Stoccolma dove studia all'accademia di belle Arti, una delle poche donne a parteciparvi, ma ancora il clima che si respira all'interno risulta ostile, gli uomini non approvano, ritengono che le donne siano più adatte a ruolo di moglie e a dedicarsi al focolare domestico. Nonostante ci sia aria di cambiamenti infatti, le tradizioni e le opinioni sono difficili da cambiare. Agneta infatti non è più in buoni rapporti con la propria famiglia proprio da quando ha deciso di trasferirsi per studiare arte, anzichè essere presa in moglie e portare avanti la discendenza. Il suo desiderio è quello di viaggiare, studiare, farsi nuove idee e aprirsi una nuova finestra sul mondo ma soprattutto scegliersi il marito per amore. Tutto sembra andare secondo i suoi piani, studia, ha un appartamento, un compagno e fa parte delle suffragette, un gruppo di donne che lottano per l'emancipazione femminile. Una mattina però le viene recapitato un telegramma che racchiude una notizia che le stravolgerà completamente la vita: suo padre e suo fratello sono rimasti coinvolti in un incendio e la madre le chiede di tornare immediatamente a casa, a Löwenhof. Agneta si ritrova così a dover prendere in mano la tenuta di famiglia e a gestirla, perchè ormai è l'unica erede rimasta. Se all'inizio fa fatica ad accettare di aver perso la propria libertà ed indipendenza, con il passare del tempo si rende conto che in realtà la sua casa le mancava e che gestire l'attività di famiglia non è poi così male, soprattutto perchè a farlo non è sola ma è aiutata da Max, il nuovo amministratore, un uomo attraente e molto interessante per il quale inizia a provare una forte attrazione. Quando però la tranquillità sembra essere tornata nella sua vita, Agneta si ritrova a dover affrontare nuove rilvelazioni, segreti e difficoltà.

"I politici potevano fare orecchio da mercante, ciò che non potevano invece permettersi era ignorarci, perché noi avremmo continuato a lottare."

È il primo libro che leggo dell'autrice e la sua scrittura è riuscita a conquistarmi dalle prime pagine. Nonostante la mole del libro che conta ben 640 pagine e la storia non sia carica di colpi di scena, non ho mai trovato la lettura noiosa e pesante. La storia di Agneta ci viene narrata in maniera estremamente dettagliata e minuziosa per quanto riguarda luoghi, personaggi, ambientazioni e sentimenti coinvolgendomi talmente tanto da sentirmi parte della storia. È un libro che ho letto lentamente, non perchè non mi stesse piacendo ma perchè volevo assaporarne ogni istante. Una storia che seppur ambientata tra il IXX e il XX secolo narra la vita di una donna moderna per le sue ideologie e pensieri, con dei propri sogni che ha fatto scelte sbagliate e rinunce esclusivamente per amore. Agneta è forte, indipendente e pronta a combattere per i diritti delle donne ma allo stesso tempo anche insicura e fragile, un po' come tutte noi, per questo motivo è un personaggio al quale è facile affezionarsi. Quando ho chiuso il libro e mi sono resa conto di averlo terminato, mi sono sentita triste perchè ho dovuto abbandonare sia i personaggi che le meravigliose ambientazioni della Svezia che tanto ho amato grazie all'autrice. Nonostante questo però sono felice di potervi ritornare e proseguire la lettura, perchè la serie continua, anche se la protagonista non è più Agneta ma bensì sua nipote Mathilda.

venerdì 7 febbraio 2020

Recensione "La città invisibile" di Monika Peetz - Corbaccio



TITOLO: La città invisibile
AUTORE: Monika Peetz
CASA EDITRICE: Corbaccio
PREZZO: 18,60€
PAGINE: 374
VALUTAZIONE: ★★.5/5


TRAMA

«Questa ragazza ha troppa fantasia…» è il solito, lamentoso ritornello che Lena sente a casa della zia Sonja, dove vive insieme alle due cuginette, e dove si sente una perfetta estranea. La sua migliore amica, Bobbie, sostiene che sia così per tutte le quindicenni, ma Lena sa che per lei è diverso. C’è una ferita nel suo passato che non si rimargina. Aveva solo quattro anni quando i suoi genitori sono morti in un incidente e ogni suo tentativo di sapere qualcosa di più su di loro si infrange contro un muro di silenzio. La zia non vuole raccontarle niente e tutto quello che Lena ha della sua infanzia è una foto di loro tre, felici, sul divano di casa. Poi, un giorno, rovistando in un vecchio scatolone, Lena trova dei ricordi di famiglia, libri, giocattoli e soprattutto un orologio ottagonale, nuovo fiammante, sul quale è incisa una data antecedente alla sua nascita e il suo nome. Dunque c’era una Lena prima di lei nella vita dei suoi? Che cosa nasconde quell’orologio dallo strano quadrante che ripete i numeri da zero a nove? E perché subito dopo che lo ha indossato Lena incontra un affascinante ragazzo dagli occhi di colore diverso che sembra sapere molte cose sul suo conto? È solo l’inizio di un’incredibile avventura che catapulterà Lena in un mondo segreto e misterioso, quello della Città invisibile, in cui dovrà capire di chi può fidarsi davvero e dove forse potrà trovare le risposte che cerca sul suo passato.
Un romanzo potente e visionario, con una protagonista che rimane a lungo nel cuore dei lettori. Una storia intensa che pone una domanda inquietante: che prezzo sei disposto a pagare per cambiare il tuo passato?


RECENSIONE

"<<Basta sapere dove cercare>> disse Dante, come se intuisse i suoi pensieri. <<Persino quando si passa da questo lato, la città rimane invisibile per chi non sa cercare. Ci vuole talento. E un accompagnatore.>>"

Lena è una ragazza apparentemente normale, di quelle che passano inosservate. Vive sin da piccola assieme alla Zia Sonja e alle due cuginette perchè purtroppo ha perso entrambi i genitori in un terribile incidente. Nonostante abbia comunque una famiglia che si prende cura di lei, non riesce a smettere di immaginare come sarebbe la sua vita se non si fosse verificato l'incidente, purtroppo però non è possibile cambiare il passato, o forse sì?
Dopo un compito andato male, Lena non vuole tornare a casa e affrontare la collera di Sonja, perciò decide di intrufolarsi nel deposito gestito proprio dalla zia all'interno del quale i clienti pagano una somma in cambio di un box per depositarci degli oggetti. Non è la prima volta che lo fa, anzi, è il suo posto sicuro nel quale le piace trascorre il tempo, tuttavia non si è mai introdotta all'interno del box 187 e incuriosita decide di entrare. All'interno vi scopre diversi oggetti appartenuti alla sua famiglia ma soprattutto ai suoi genitori, tra questi anche una civetta di peluche che al tatto sembra nascondere qualcosa al suo interno: un cronografo. Si tratta di un orologio ottagonale appartenuto alla madre con i numeri che vanno da 0 a 9 che si ripetono lungo i lati, otto lancette decorate che indicano altrettanti numeri e dei pulsanti attorno alla cassa. La cosa più strana è però l'incisione presente sul retro "4477 Lena" perchè la data di acquisto risale al 1998, ovvero prima che lei nascesse. Cos'è questo misterioso oggetto e perchè riporta il suo nome? Lena cerca di scoprirlo assieme alla sua migliore amica Bobbie ma schiacciando i pulsanti attivano inconsapevolmente una specie di geolocalizzazione che fa comparire un puntino rosso sugli schermi di Dante, un ragazzo affascinante dai capelli biondi e lo sguardo magnetico che lavora al centro di controllo della Città Invisibile, una città ottagonale che si estende dietro pareti rocciose e ripide colline con un fiume che la circonda ma che nessuno può vedere, eccetto i viaggiatori del tempo. Da quel momento si verificheranno una serie di situazioni assurde che porteranno Lena proprio nella Città Invisibile e nonostante tutte le raccomandazioni di Dante, non guarderà in faccia nessuno per raggiungere il suo unico scopo, quello di tornare nel passato per impedire l'incidente dei suoi genitori!

"Viviamo su un pianeta blu, che gira intorno ad una palla di fuoco, con una luna che è in grado di influenzare gli oceani. Cosa ci sarebbe di strano se l'uomo potesse viaggiare nel tempo?"

Scrivo questa recensione un po' a malincuore perchè come si può dedurre dalla trama, le premesse per un bel libro c'erano tutte ma l'autrice è stata in grado di creare una protagonista talmente antipatica ed insopportabile da rovinare tutto. Devo ammettere però che in questo è stata brava, mi è capitato rare volte di odiare tanto un personaggio. All'inizio e per la prime cento pagine sinceramente Lena non mi infastidiva più di tanto, una adolescente nella norma con i suoi difetti e alla presa con le sue prime cotte, parlava un po' troppo di Chloè, la ragazzina più carina della scuola ma ci sta anche, tuttavia non mi aspettavo per nulla ciò che mi sarei trovata più avanti. Da quando viene trovato il cronografo infatti, Lena intraprende una serie infinita, e dico infinita davvero di scelte idiote e stupide nonostante Dante si offra di aiutarla ed insegnarle come si viaggia nel tempo perchè non è così semplice e un minimo sbaglio potrebbe influenzare completamente la vita di altre persone, non solo la sua. Non a caso infatti i viaggiatori del tempo, prima di iniziare ad intraprendere i viaggi devono partecipare a dei corsi e a delle lezioni apposite. Nella testa di Lena tutto questo però è insignificante, l'importante per lei è impedire l'incidente dei suoi genitori perchè SOLO lei è importante e tutto il reto non conta e questo suo egoismo smisurato e la sua ostinazione la porteranno ovviamente a creare un disastro dietro l'altro. Mi dispiace davvero molto perchè la Città invisibile mi ha affascinata con i suoi particolari meccanismi e abitanti bizzarri anche se non tutto viene svelato, probabilmente perchè l'autrice ha deciso di rivelare le informazioni man mano nei prossimi volumi. Peccato anche per Bobbie perchè in confronto a Lena lei mi è piaciuta un sacco e sinceramente l'avrei preferita come protagonista. Nel complesso si tratta di un libro scorrevole che si legge in poco tempo con una storia alla base molto originale e valida, peccato però che sia stata sprecata e sinceramente non so se leggerò il secondo volume.


Recensione "Hope again" di Mona Kasten - Sperling & Kupfer



TITOLO: Hope again
AUTORE: Mona Kasten
CASA EDITRICE: Sperling & Kupfer
PREZZO: 17,90€
PAGINE: 448
VALUTAZIONE: ★★★★/5


TRAMA

Everly studia Letteratura a Woodshill e passa le sue giornate a fingere. Di essere felice. Di condividere il sogno di sua madre, che vorrebbe aprire un'agenzia letteraria. Di non avere un passato difficile che la rende diffidente e le impedisce di mostrare chi è davvero agli amici. L'unico in grado di far breccia nella sua corazza è Nolan, sexy e intelligente, che sembra capirla come nessuno mai prima d'ora: la notte, quando Everly è tenuta sveglia dai suoi mostri, le scrive su Skype chiedendole di esprimere un desiderio per distrarla. C'è solo un problema: Nolan è anche il giovanissimo professore del laboratorio di scrittura frequentato da Everly e una relazione tra i due è impossibile, se non addirittura proibita. Eppure, tra una lezione e l'altra, tra un sorriso e l'altro, il legame tra i due si fa più intenso e la ragazza vorrebbe superare il confine invisibile che li separa. Quello che lei non sa, però, è che anche nell'animo dell'affascinante professore si nasconde un segreto oscuro che, più del regolamento accademico, potrebbe essere d'ostacolo all'amore tra i due ancor prima che nasca.


RECENSIONE

"Prima che potessi dirgli qualcosa, si voltò e tornò verso il bancone. Io lo seguii con lo sguardo. E a ogni suo passo mi divenne sempre più chiaro che avevamo appena oltrepassato un limite."

Everly Penn studia letteratura all'università di Woodshill per poi una volta diplomata entrare a far parte del mondo dell'editoria, proprio come la madre e magari prima o poi realizzare il loro sogno di aprire un'agenzia letteraria tutta loro. Non ha avuto un passato semplice a causa del padre, un uomo violento e pericoloso sia per lei che per la madre ma che per fortuna sembra non far più parte delle loro vite. Tutto questo però l'ha segnata e ancora oggi influenza la sua vita. è una ragazza introversa, solitaria e diffidente per niente propensa ad aprirsi e a farsi coinvolgere dai sentimenti. Ha visto tutta la sofferenza che l'amore ha causato alla madre e non vuole lasciarsi andare per non provare lo stesso dolore. Anche con gli amici non riesce a confidarsi ma tende a tenere tutto per sé.

"Non c'era mai stato qualcuno, nella mia vita, di cui potessi fidarmi così a fondo. Non c'era mai stato qualcuno che sapesse tutte quelle cose su di me, qualcuno che mi tenesse tra e braccia perchè avvertiva quello che provavo. Qualcuno che sapesse che ero a pezzi, e nonostante tutto mi tenesse stretta invece di voltarmi le spalle."

Nolan invece è il suo professore del laboratorio di scrittura e per chi ha letto i volumi precedenti lo ha sicuramente già incontrato. è sexy, affascinante, intelligente e un po' fuori dalle righe, non è il solito professore rigido ed inquadrato ma bensì tende ad avere un rapporto amichevole con i propri studenti, mettendosi quasi alla pari. Everly ne è rimasta affascinata sin dal primo istante ma ovviamente la cosa si è fermata lì dal momento che si tratta di un suo professore. La situazione però cambia quando iniziano a scambiarsi messaggi su Skype a notte fonda, perchè se inizialmente le loro conversazioni si limitavano ai compiti o a discutere e confrontarsi del libro della sua amica Down, in un secondo momento si ritrovano a parlare di loro stessi,passando ad argomenti molto più intimi e personali. Nolan è l'unico di cui Everly si fida e con il quale riesce a confidarsi, è sempre lì per lei, pronto ad ascoltarla e ad allontanare, anche se per poco, quei mostri che ogni notte la tengono sveglia.  Questo porterà il loro rapporto a consolidarsi e ad evolversi, assottigliando sempre di più quella linea che separa l'amore dall'amicizia. Nonostante ciò però Nolan sembra restio a lasciarsi andare, non solo perchè lei è una sua studentessa ma anche per qualcosa che riguarda il suo passato. Forse sono più simili di quello che pensano, due anime affini, fragili e tormentate che hanno solo bisogno di salvarsi a vicenda!

"Non è professionale telefonare la mattina presto a mia madre solo per farmi dare la ricetta della sua cioccolata calda. Non è professionale parlare di notte per ore con te di cose che non hanno a che fare né con il manoscritto di Dawn, né con l'università. Non è professionale prenderti la mano in un bar del campus. Tutto questo è l'esatto contrario di professionale."

Dopo aver letto e amato la serie Save me dell'autrice, non ho potuto resistere alla tentazione di leggere anche questa serie. Ammetto che non ho letto i precedenti volumi, ma li sto comunque recuperando piano piano. Posso assicurarvi che questo quarto volume può essere tranquillamente letto da solo senza paura di incappare in qualche spoiler a differenza dei primi tre che so essere legati e di conseguenza vanno letti in ordine, nonostante i protagonisti di ogni volume siano differenti.
All'inizio la lettura l'ho trovata un po' lenta ma non in modo eccessivo, in ogni caso una volta superati i primi capitoli, la storia ha iniziato ad entrare nel vivo e il ritmo è diventato più incalzante. è una storia dolce, delicata ed intensa, in grado di farti provare forti emozioni. Mi sono lasciata completamente trasportare dalle storie di entrambi i protagonisti e mi sono affezionata a loro. Everly mi è piaciuta molto, nonostante ciò che ha dovuto subire ed affrontare in giovane età, si è rivelata essere una ragazza dolce, determinata, forte e altruista anche se con le sue fragilità. Non è stato da meno il personaggio di Nolan che mi è piaciuto sin da subito. e riuscito a conquistarmi con i suoi modi di fare e la sua positività nell'affrontare le cose. Ha invece preso un pezzettino del mio cuore Blake, l'amico di Every e spero davvero che il prossimo volume riguardi lui. Anche questa volta la Kasten non mi ha deluso, creando una storia che parla di rinascita, fiducia e speranza.


Recensione "Ti amo ma non ti credo" di Rachel Van Dyken - Nord



TITOLO: Ti amo ma non ti credo
AUTORE: Rachel Van Dyken
CASA EDITRICE: Nord
PREZZO: 16€
PAGINE: 317
VALUTAZIONE: ★★★★/5


TRAMA

Quando il suo grande amore, Jessie Beckett, ha preferito la carriera a lei, Blaire ha imparato la lezione: gli uomini ti deludono sempre. Perciò ne ha sposato uno da cui non si aspettava nulla. Un tipo noioso e fedele. O almeno così credeva, prima di trovarlo a letto con la sua migliore amica. È stato allora che Blaire ha creato la Dirty Exes, un’agenzia d’investigazione privata che raccoglie prove su quei lupi travestiti da agnelli che si prendono gioco delle donne innamorate. Inutile dirsi, finora tutti i sospetti delle clienti si sono rivelati fondati. Ma le cose cambiano non appena le viene richiesto di indagare proprio su Jessie. Blaire stenta a credere che quel ragazzo gentile si sia trasformato in un farabutto, eppure sembrerebbe confermarlo persino il migliore amico di lui, Colin, che un giorno si presenta alla sua porta e si offre di aiutarla. Colin è sfacciato, manipolatore e arrogante. Tuttavia c’è qualcosa in lui che le impedisce di liquidarlo in malo modo. Sarà per quel suo sguardo magnetico, per la gentilezza nascosta dietro la facciata da sbruffone, per il sorriso capace di abbattere anche le difese più impenetrabili. A poco a poco, Blaire si ritrova in balia di sentimenti che non provava da moltissimi anni e che le fanno mettere in dubbio tutte le sue certezze sugli uomini. Riuscirà a rischiare il tutto per tutto o la paura di soffrire le toglierà l’occasione di essere davvero felice.


RECENSIONE

"Avevo sempre aspettato fino al bacio per decidere se ero attratta da una persona. Ma in un certo senso i suoi sguardi surclassavano i suoi baci, perchè era come se fosse determinato a strappare ogni pezzo dell'armatura che mi ero costruita intorno al corpo per proteggerne l'organo più vitale...il mio cuore."

Blaire è una donna con un passato sentimentale non proprio positivo, il suo primo grande amore, Jessie Backett, la lascia inaspettatamente per inseguire la propria carriera sportiva e da quel momento inizia a sentirsi "inferiore", pensa di non essere abbastanza per un uomo bello, attraente e di successo. Per questo motivo si rifugia tra le braccia di un semplice impiegato che ben presto diventa suo marito ma nonostante sembri andare tutto per il verso giusto, un giorno che dimentica le chiavi a casa, lo scopre proprio assieme alla sua migliore amica. Il mondo le crolla addosso, non capisce cosa ci sia di sbagliato in lei ed è proprio in questo momento di sconforto che incontra Isla, colei che diventerà la sua migliore amica e socia in affari. Da donne tradite infatti danno vita ad un’agenzia chiamata "dirty exes" che ha proprio lo scopo di aiutare altre donne o uomini che sospettano un tradimento ad arrivare alla verità attraverso delle investigazioni private. Il lavoro va a gonfie vele e per questo quando gli si presenta l'occasione di avere una celebrità come cliente, non se la lasciano scappare. Peccato però che si tratta della moglie di Jessie Backett, il primo amore di Blaire. Durante queste indagini però lei si rende conto di non averlo mai dimenticato e non accetta che la visione dell'uomo perfetto che si era sempre immaginata possa in realtà essere solo un’illusione ma non solo, incontrerà anche Colin, il migliore amico di Jessie al quale non sembra restare indifferente. Si crea così un vero e proprio triangolo amoroso tra loro 3 ma come andrà a finire?

"Lui si tenne forte al tavolo della cucina, ed era così sexy che avrei voluto lanciargli addosso qualcosa. <<Ce li hai i Coco Pops?>> In tutta risposta mi lanciò contro una scatola e mi chiese quale cucchiaio preferissi. Sorrisi. Un sorriso vero. E, un quarto d'ora dopo facemmo tintinnare le ciotole vuote, mi sentivo sinceramente...contenta."

Avete presente quei momenti in cui vi sentite stressati e avete solo bisogno di staccare un po' e rilassarvi con una lettura leggera? Bene questo è proprio il libro giusto. Una storia semplice, frizzante e divertente con quel pizzico di trash che non guasta mai. La lettura infatti si è rivelata molto piacevole e scorrevole anche grazie alla presenza di Pov differenti che mi hanno permesso di conoscere e approfondire tutti e tre i personaggi principali. Si tratta di un libro autoconclusivo ma che fa parte della duologia Liars, avremmo quindi a breve anche il secondo volume dove la storia principale sarà improntata su altri personaggi. Devo ammettere che non amo i triangoli amorosi ma in questo caso l'autrice è riuscita a gestire il tutto davvero molto bene e alla fine non mi ha pesato assolutamente. Ovviamente c'era la coppia per cui tifavo sin dall'inizio e sono davvero soddisfatta per come si sia conclusa la storia. Per quanto riguarda i personaggi, mi sono piaciuti tutti. Blaire è la classica ragazza guastafeste e goffa che si ritrova sempre in situazioni alquanto strane ed imbarazzanti. Colin invece è un barista tatuato, irriverente, ironico e sexy che sa cucinare e ama i coco pops, cosa volere di più? Jessie, indfine, è forse quello che ho apprezzato meno, un po' troppo succube della moglie, troppo tenero e troppo fissato con le apparenze, per fortuna però verso la fine si è un po' ripreso. Sono rimasta molto soddisfatta da questa lettura e non vedo l'ora di avere tra le mani il secondo volume.