venerdì 7 febbraio 2020

Recensione "La città invisibile" di Monika Peetz - Corbaccio



TITOLO: La città invisibile
AUTORE: Monika Peetz
CASA EDITRICE: Corbaccio
PREZZO: 18,60€
PAGINE: 374
VALUTAZIONE: ★★.5/5


TRAMA

«Questa ragazza ha troppa fantasia…» è il solito, lamentoso ritornello che Lena sente a casa della zia Sonja, dove vive insieme alle due cuginette, e dove si sente una perfetta estranea. La sua migliore amica, Bobbie, sostiene che sia così per tutte le quindicenni, ma Lena sa che per lei è diverso. C’è una ferita nel suo passato che non si rimargina. Aveva solo quattro anni quando i suoi genitori sono morti in un incidente e ogni suo tentativo di sapere qualcosa di più su di loro si infrange contro un muro di silenzio. La zia non vuole raccontarle niente e tutto quello che Lena ha della sua infanzia è una foto di loro tre, felici, sul divano di casa. Poi, un giorno, rovistando in un vecchio scatolone, Lena trova dei ricordi di famiglia, libri, giocattoli e soprattutto un orologio ottagonale, nuovo fiammante, sul quale è incisa una data antecedente alla sua nascita e il suo nome. Dunque c’era una Lena prima di lei nella vita dei suoi? Che cosa nasconde quell’orologio dallo strano quadrante che ripete i numeri da zero a nove? E perché subito dopo che lo ha indossato Lena incontra un affascinante ragazzo dagli occhi di colore diverso che sembra sapere molte cose sul suo conto? È solo l’inizio di un’incredibile avventura che catapulterà Lena in un mondo segreto e misterioso, quello della Città invisibile, in cui dovrà capire di chi può fidarsi davvero e dove forse potrà trovare le risposte che cerca sul suo passato.
Un romanzo potente e visionario, con una protagonista che rimane a lungo nel cuore dei lettori. Una storia intensa che pone una domanda inquietante: che prezzo sei disposto a pagare per cambiare il tuo passato?


RECENSIONE

"<<Basta sapere dove cercare>> disse Dante, come se intuisse i suoi pensieri. <<Persino quando si passa da questo lato, la città rimane invisibile per chi non sa cercare. Ci vuole talento. E un accompagnatore.>>"

Lena è una ragazza apparentemente normale, di quelle che passano inosservate. Vive sin da piccola assieme alla Zia Sonja e alle due cuginette perchè purtroppo ha perso entrambi i genitori in un terribile incidente. Nonostante abbia comunque una famiglia che si prende cura di lei, non riesce a smettere di immaginare come sarebbe la sua vita se non si fosse verificato l'incidente, purtroppo però non è possibile cambiare il passato, o forse sì?
Dopo un compito andato male, Lena non vuole tornare a casa e affrontare la collera di Sonja, perciò decide di intrufolarsi nel deposito gestito proprio dalla zia all'interno del quale i clienti pagano una somma in cambio di un box per depositarci degli oggetti. Non è la prima volta che lo fa, anzi, è il suo posto sicuro nel quale le piace trascorre il tempo, tuttavia non si è mai introdotta all'interno del box 187 e incuriosita decide di entrare. All'interno vi scopre diversi oggetti appartenuti alla sua famiglia ma soprattutto ai suoi genitori, tra questi anche una civetta di peluche che al tatto sembra nascondere qualcosa al suo interno: un cronografo. Si tratta di un orologio ottagonale appartenuto alla madre con i numeri che vanno da 0 a 9 che si ripetono lungo i lati, otto lancette decorate che indicano altrettanti numeri e dei pulsanti attorno alla cassa. La cosa più strana è però l'incisione presente sul retro "4477 Lena" perchè la data di acquisto risale al 1998, ovvero prima che lei nascesse. Cos'è questo misterioso oggetto e perchè riporta il suo nome? Lena cerca di scoprirlo assieme alla sua migliore amica Bobbie ma schiacciando i pulsanti attivano inconsapevolmente una specie di geolocalizzazione che fa comparire un puntino rosso sugli schermi di Dante, un ragazzo affascinante dai capelli biondi e lo sguardo magnetico che lavora al centro di controllo della Città Invisibile, una città ottagonale che si estende dietro pareti rocciose e ripide colline con un fiume che la circonda ma che nessuno può vedere, eccetto i viaggiatori del tempo. Da quel momento si verificheranno una serie di situazioni assurde che porteranno Lena proprio nella Città Invisibile e nonostante tutte le raccomandazioni di Dante, non guarderà in faccia nessuno per raggiungere il suo unico scopo, quello di tornare nel passato per impedire l'incidente dei suoi genitori!

"Viviamo su un pianeta blu, che gira intorno ad una palla di fuoco, con una luna che è in grado di influenzare gli oceani. Cosa ci sarebbe di strano se l'uomo potesse viaggiare nel tempo?"

Scrivo questa recensione un po' a malincuore perchè come si può dedurre dalla trama, le premesse per un bel libro c'erano tutte ma l'autrice è stata in grado di creare una protagonista talmente antipatica ed insopportabile da rovinare tutto. Devo ammettere però che in questo è stata brava, mi è capitato rare volte di odiare tanto un personaggio. All'inizio e per la prime cento pagine sinceramente Lena non mi infastidiva più di tanto, una adolescente nella norma con i suoi difetti e alla presa con le sue prime cotte, parlava un po' troppo di Chloè, la ragazzina più carina della scuola ma ci sta anche, tuttavia non mi aspettavo per nulla ciò che mi sarei trovata più avanti. Da quando viene trovato il cronografo infatti, Lena intraprende una serie infinita, e dico infinita davvero di scelte idiote e stupide nonostante Dante si offra di aiutarla ed insegnarle come si viaggia nel tempo perchè non è così semplice e un minimo sbaglio potrebbe influenzare completamente la vita di altre persone, non solo la sua. Non a caso infatti i viaggiatori del tempo, prima di iniziare ad intraprendere i viaggi devono partecipare a dei corsi e a delle lezioni apposite. Nella testa di Lena tutto questo però è insignificante, l'importante per lei è impedire l'incidente dei suoi genitori perchè SOLO lei è importante e tutto il reto non conta e questo suo egoismo smisurato e la sua ostinazione la porteranno ovviamente a creare un disastro dietro l'altro. Mi dispiace davvero molto perchè la Città invisibile mi ha affascinata con i suoi particolari meccanismi e abitanti bizzarri anche se non tutto viene svelato, probabilmente perchè l'autrice ha deciso di rivelare le informazioni man mano nei prossimi volumi. Peccato anche per Bobbie perchè in confronto a Lena lei mi è piaciuta un sacco e sinceramente l'avrei preferita come protagonista. Nel complesso si tratta di un libro scorrevole che si legge in poco tempo con una storia alla base molto originale e valida, peccato però che sia stata sprecata e sinceramente non so se leggerò il secondo volume.


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