TITOLO: la confraternita degli storici
curiosi
AUTORE: Jodi Taylor
CASA EDITRICE: Corbaccio
PREZZO: 18,60€
PAGINE: 377
VALUTAZIONE:★★★.5/5
TRAMA
Dietro la facciata apparentemente innocua dell’Istituto di
ricerche storiche Saint Mary, si nasconde ben altro genere di lavoro accademico.
Guai, però, a parlare di «viaggio nel tempo»: gli storici che lo compiono
preferiscono dire che «studiano i maggiori accadimenti nell’epoca in cui sono
avvenuti». E, quanto a loro, non pensate che siano solo dei tipi un po’
eccentrici: a ben vedere, se li si osserva mentre rimbalzano da un’epoca
all’altra, li si potrebbe considerare involontarie calamite-attira-disastri. La
prima cosa che imparerete sul lavoro che si svolge al Saint Mary è che al
minimo passo falso la Storia vi si rivolterà contro, a volte in modo assai
sgradevole. Con una vena di irresistibile ironia, la giovane e intraprendente
storica Madeleine Maxwell racconta le caotiche avventure del Saint Mary e dei
suoi protagonisti: il direttore Bairstow, il capo Leon Farrell, Markham e tanti
altri ancora, che viaggiano nel tempo, salvano il Saint Mary (spesso – anzi
sempre – per il rotto della cuffia) e affrontano una banda di pericolosi
terroristi della Storia, il tutto senza trascurare mai l’ora del tè. Dalla
Londra dell’Undicesimo secolo alla Prima guerra mondiale, dal Cretaceo alla
distruzione della Biblioteca di Alessandria, una cosa è certa: ovunque vadano
quelli del Saint Mary, scoppierà il finimondo.
RECENSIONE
"Amavo la
mia stanza, dal pavimento non uniforme alle pareti bucherellate. Era il primo
posto interamente mio che avessi mai avuto e in cui nessuno poteva entrare.
Sistemai i miei libri, appesi le tute azzurre nell'armadio e attesi impaziente
quello che sarebbe seguito."
Ci troviamo in un paesino appena fuori Rushford, dove si
trova il Saint Mary, un'istituto di ricerche storiche che sostanzialmente si
occupa del lato pratico della ricerca storia. Vi starete chiedendo che cosa
significa, ebbene, gli studiosi che vi lavorano, attraverso delle capsule,
riescono a spostarsi in qualsiasi epoca storica, dal Cretaceo alla Londra del
1700 e così via, con lo scopo di osservare, registrare e riportare fatti
storici non ben definiti o dubbi. La nostra protagonista è Madeleine Maxwell, o
meglio Max, una studiosa brillante e piena di entusiasmo che indirizzata verso
questo istituto, si ritrova a dover affrontare le dure e lunghe prove di
selezione per poterne fare parte, senza sapere realmente a cosa stia andando
incontro ma nonostante ciò, con la sua determinazione riesce a superarle tutte.
Max diventa quindi a tutti gli effetti una studiosa del Saint Mary e come tutti
gli altri, si ritroverà a viaggiare nel tempo e a portare a termine le varie
missioni. Con il tempo però scoprirà che l'istituto è in grave pericolo perchè
c'è qualcuno intenzionato a distruggerlo e quel qualcuno li seguirà durante le
varie missioni, cercando di intralciarne il lavoro, mettendo così a repentaglio
il futuro non solo del Saint Mary ma anche quello di Max.
"E quello fu
il momento. Quello fu il momento in cui ci fu chiaro l'autentico, incredibile
potenziale di ciò che avevamo per le mani. Quello fu il momento in cui la
fantasia di tutti prese il volo e diventammo inarrestabili."
Appena ho letto a trama di questo libro, ne sono rimasta
affascinata, trovandola particolarmente originale e di conseguenza anche le mie
aspettative erano alte. Il libro mi è piaciuto, si legge con rapidità grazie
alla scrittura fluida e scorrevole dell'autrice ma non è riuscito a convincermi
del tutto, dall'inizio alla fine ho percepito la mancanza di qualcosa. Da una
parte ho amato le ambientazioni sempre diverse e i personaggi alquanto
eccentrici, chiassosi e strambi ma dall'altra parte mi sono mancate in primis
le emozioni, nonostante mi piacessero infatti non sono riuscita ad entrare in
empatia con loro e ad affezionarmici. La cosa che però mi ha fatto storcere
maggiormente il naso è stata a mio parere un po' di confusione generale,
l'autrice non è riuscita a spiegare in modo chiaro i salti temporali o la
correlazione tra passato e presente, come se fosse un po' tutto campato in aria
senza dei veri collegamenti. Questo ha disturbato un po' la mia lettura
purtroppo, impedendomi di apprezzarla completamente. Non essendo un libro
autoconclusivo però non mi sento di darci troppo peso, con la speranza che
l'autrice abbia riservato tutte le spiegazioni per il volume successivo!