martedì 19 gennaio 2021

Recensione "Il Priorato dell'Albero delle Arance" di Samantha Shannon - Mondadori Oscarvault






TITOLO: Il priorato dell'albero delle arance
AUTRICE: Samantha Shannon
CASA EDITRICE: Mondadori Oscarvault
PREZZO CARTACEO: € 26
PREZZO EBOOK: € 10,99
PAGINE:800
VALUTAZIONE: ★★★★.5/5







Buongiorno lettori, oggi vi parlerò di un libro che avevo sui miei scaffali da quando è uscito, quindi da ben un anno ma che mi spaventava assai a causa della sua mole non indifferente. Grazie al gruppo di lettura organizzato da Angelica di @bookspusher però ho preso coraggio e mi sono buttata! 
Non potevo fare scelta migliore, pagina dopo pagina me ne sono totalmente innamorata!


TRAMA

La casata di Berethnet ha regnato sul Reginato di Inys per mille anni. Ora però sembra destinata a estinguersi: la regina Sabran Nona non si è ancora sposata, ma per proteggere il reame dovrà dare alla luce una figlia, un'erede. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell'ombra e i tagliagole 
inviati a ucciderla da misteriosi nemici si fanno sempre più vicini. A vegliare segretamente su Sabran c'è però Ead Duryan: non appartiene all'ambiente della corte e, anche se è stata istruita per diventare una perfetta dama di compagnia, è in realtà l'adepta di una società segreta e, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys. Al di là dell'Abisso, in Oriente, Tané studia per diventare cavaliere di draghi sin da quando era bambina. Ma ora si trova a dover compiere una scelta che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. In tutto ciò, mentre Oriente e Occidente, da tempo divisi, si ostinano a rifiutare un negoziato, le forze del caos si risvegliano dal loro lungo sonno.


RECENSIONE

Ci troviamo in un mondo diviso tra Oriente, Occidente e Meridione. Ognuna di queste tre aree si differenzia dall'altra per la religione, la lingua e le creature che la abitano. Un luogo popolato dai draghi, anch'essi suddivisi tra buoni e cattivi.
Sono ormai passati mille anni da quando il nemico comune, il Senza Nome, è stato confinato, impresa che viene riconosciuta al reginato di Inys, il quale attualmente è governato dalla regina Sabran. L'ennesima regina della sua stirpe che come tutte le sue antenate ha il compito di mantenere la pace, sposandosi e procreando, dando alla luce una nuova regina. In pratica per evitare che il Senza Nome faccia ritorno deve essere garantita una continuità sul trono. Questo è il credo che vige in Occidente. 
In Oriente invece questo tipo di superstizione non esiste, i fatti storici sono ben diversi e per loro il Senza Nome si risveglierà a prescindere da tutto allo scadere dei mille anni e per fermarlo sembrerebbero servire due pietre e una spada che ahimè, non si sa dove si trovino. 
Regni in pericolo, vendette, amori segreti, giochi di potere, magia, draghi, religioni in contrasto, antiche leggende, misteri, e una minaccia costante: il ritorno del Senza Nome. Una minaccia che contro ogni logica e aspettativa unirà i due regni per creare un unico fronte e sconfiggerlo una volta per tutte!

"<<Il buio rende nudi. Svela la nostra vera natura. è di notte che la paura si presenta al suo massimo, quando non abbiamo modo di difenderci.>> continuò Ead. <<Farà di tutto per insidiarsi dentro di voi, e a volte ci riuscirà, ma...non lasciate che vi convinca di essere la notte.>>"

La narrazione è alternata tra i quattro personaggi principali: Ead, Loth, Niclays e Tanè. Ognuno di loro occupa un ruolo fondamentale all'interno della storia ma non saranno gli unici, ci sono una miriade di personaggi secondari altrettanto importanti ai quali vi affezionerete. Tanè studia per diventare cavaliere dei draghi, Ead vigila sulla regina Sabran come ancella del Baldacchino, Loth invece si ritrova costretto ad affrontare un viaggio pericoloso e Niclays, un alchimista in esilio e con l’anima in frantumi, disposto a tutto per tornare in patria. Ho amato tutti tranne il personaggio di Niclays, l'ho trovato estremamente antipatico, egoista e debole, ogni capitolo dedicato a lui mi faceva solo innervosire. Ead e Tanè invece mi sono piaciute moltissimo, entrambe tenaci, coraggiose e audaci! Loth invece non mi ha infastidita ma nemmeno entusiasmata. Secondo me è un romanzo in cui l'autrice ha voluto dare risalto alle figure femminili e devo dire che ci è riuscita alla grande!
La storia è narrata in terza persona, all'inizio si fa un po' di fatica ad immergersi nella storia, i personaggi sono tanti, come anche i punti di vista ma superate le prime cento pagine, vi posso assicurare che non potrete più farne a meno! Il tutto si fa così intrigante, misterioso e interessante che in men che non si dica vi ritroverete alla fine. Un mix di elementi e situazioni che pagina dopo pagina ci svelano sempre qualcosa in più e che come un grande puzzle, aggiustandone i tasselli ci vengono svelate nuove informazioni e segreti. 
Il world building è un altro punto forte di questo libro, il tutto è descritto così dettagliatamente da renderlo quasi realistico. Sarete in grado di immaginare i luoghi alla perfezione! Ora vi starete chiedendo come mai non si è aggiudicato tutte e cinque e stelline, ebbene perchè purtroppo gli ho trovato un difetto. La parte finale in cui viene descritta tutta la battaglia, secondo me è stata trattata troppo velocemente rispetto a tutto il resto e non è stato dato il giusto peso alle azioni e ai personaggi che vi hanno preso parte. Questo mi è dispiaciuto davvero molto, perchè dopo quasi 800 pagine mi aspettavo qualcosa di più completo.
 A parte questo però è uno dei libri più belli che ho letto e sono contenta di aver trovato il coraggio per affrontarne la lettura! Trovatelo anche voi perchè ne vale davvero la pena!




























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