Buongiorno lettori, oggi sarà un post un po' diverso dal solito perchè ospiterò la decima tappa del Blog tour dedicato alla nuova uscita "La Città di Ottone" di S. A. Chakraborty, edito Mondadori che ringrazio infinitamente per aver organizzato il tutto e avermi permesso di leggere questa meraviglia in anteprima. Un evento che ha lo scopo di approfondire ed introdurvi al meglio all'interno di questo nuovo mondo dai profumi e dalle ambientazioni orientaleggianti. La mia tappa in particolare andrà a parlarvi delle tribù e della loro importanza all'interno del libro mentre per conoscere le altre tappe vi lascio il calendario qui sotto.
LE TRIBÙ : QUALI SONO E CHE IMPORTANZA HANNO NEL ROMANZO?
Ci troviamo in un mondo abitato da quattro popolazioni magiche, ognuna legata ad un elemento naturale:
- gli esseri del fuoco, i Daeva;
- gli esseri dell'acqua, i Marid;
- gli esseri dell'aria, i Peri;
- gli esseri della terra, i Gul.
La popolazione che però andremo ad approfondire è solo una, quella del fuoco. I Daeva erano vere e proprie creature di fuoco mutaforma molto potenti. Erano in grado di riprodurre e possedere qualsiasi essere vivente e qualsiasi oggetto e vivevano per interi millenni. Nel loro mondo regnava la pace e tutte le creature vivevano in armonia tra di loro, ognuna nel proprio territorio.
Nel momento in cui sono stati creati gli umani però, tutto è cambiato perchè hanno iniziato ad invadere i territori Daeva che non accettarono di buon grado questa intrusione e iniziarono a prenderli come bersagli, rendendo la loro vita impossibile. Architettavano rapimenti, scatenavano tempeste e incoraggiavano la venerazione nei loro confronti. Fu ordinato loro di smetterla, proibendogli di intromettersi nella vita altrui, in particolare degli esseri inferiori ma senza alcun risultato. A causa di questa loro disobbedienza vennero maledetti. Fra gli umani infatti venne scelto un uomo per punirli, il profeta Solimano a cui venne consegnato un anello con un sigillo in grado di controllarli.
Come punizione vennero limitate loro le capacità magiche e furono resi quasi schiavi, obbligati a lavorare duramente sotto il controllo degli umani per 100 anni. Oltre a questo, anche la loro forma cambiò, non erano più mutaforma perchè vennero intrappolati in corpi simili a quelli umani che a differenza di prima potevano sopravvivere solo qualche secolo.
Una volta scontata la pena, al termine dei 100 anni, non assunsero nuovamente la loro forma originaria ma assunsero forma umana. Da qui hanno avuto origine i Jinn, esseri dotati di anima come gli umani ma creati con il fuoco, i cui poteri sono rimasti limitati.
Solimano a questo punto decise di dividere i Jinn in 6 tribù e disseminarli nel mondo, cambiandone lingua e aspetto per renderli il più simili possibile alle popolazioni umane dei territori in cui avrebbero vissuto.
Le tribù in cui furono divisi sono:
- i Tukharistani in Cina;
- gli Agnivanshi in India;
- i Geziri in Arabia;
- gli Ayaanle in Egitto;
- i Sahrayn in Marocco;
- i Daeva nel Daevastana, l'unica tribù che conservò il nome originario.
I Daeva rappresentavano la tribù più potente e tra di loro il comando venne preso dai Nahid, la famiglia con capacità curative della quale fa parte Nahri, la nostra protagonista e si stabilirono proprio a Daevabad, la città di Ottone. In tutto questo però una parte dei Jinn si ribellò a Solimano perchè stanchi di essere sottomessi ma questa loro ribellione gli si rivoltò contro perchè vennero intrappolati nei loro corpi originari e privati di qualsiasi potere e presero il nome di Ifrit. Diventarono esseri ossessionati di vendetta che consideravano il resto dei Jinn dei traditori, in particolare i Nahid, coloro che avevano assunto il potere.
Attualmente però nella città di Ottone non sono al comando i Nahid, non più perchè sono stati spodestati molti anni prima dalla famiglia dei Qahtani che fa parte della tribù dei Geziri. Quando Solimano ha dato ai Jinn forma umana, ha dato loro anche la possibilià di procreare con gli umani e questa unione ha dato vita agli Shafit, coloro considerati inferiori perchè mezzosangue. Unione considerata proibita per i Daeva. Questo infatti ha comportato non pochi problemi. I Nahid hanno cercato per anni di contenere il problema degli Shafit, ordinando che tutti gli umani sospettati di avere sangue magico venissero portati a Daevabad, dove avrebbero vissuto tutta loro vita, questo perchè la città di Ottone è protetta da un velo che la rende irraggiungibile agli estranei. Le altre tribù, in particolare i Geziri non accettavano questa cosa perchè erano proprio loro a dare vita agli Shafit, accoppiandosi con gli umani e si rifiutavano di consegnare ai Nahid i propri parenti. Questo causò una ribellione e una guerra sanguinolenta che portò alla sterminazione totale della famiglia dei Nahid. Da quel momento a governare sulla città di Ottone sono quindi i Qahtani.
Ora immagino sarete un po' confusi da tutti questi nomi e tutta questa storia ma spero di essere riuscita in qualche modo a rendervi più chiara la suddivisione delle tribù che sono presenti in questo libro e a farvi capire la loro importanza, facilitandovi la comprensione di questo mondo assai complesso e rendendo la vostra lettura un po' più scorrevole!
Vi aspetto il 16 giugno con la recensione!
Nel frattempo vi lascio tutte le altre tappe del Blog Tour che vi consiglio di leggere se volete scoprire tutto ciò che c'è da sapere sulla Città di Ottone!